Secondo uno studio pubblicato su Medicine (Baltimore), il rapporto tra colesterolo lipoproteico non ad alta densità e colesterolo lipoproteico ad alta densità (NHHR), è significativamente associato ai livelli di acido urico e al rischio di iperuricemia nella popolazione generale, con marcate differenze tra uomini…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Il colesterolo HDL può indicare oggettivamente il consumo di alcol, ma ci sono ancora punti da chiarire
Secondo uno studio pubblicato su Alcohol: Clinical and Experimental Research, il colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c) è positivamente associato ai punteggi del test AUDIT-C (Alcohol Use Disorders Identification Test-Consumption) per il consumo di alcol, ma tale relazione è influenzata da numerose caratteristiche sociodemografiche…
LeggiIl colesterolo HDL è inversamente correlato al rischio di ipertensione
Alcuni parametri relativi al colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c) sono inversamente associati al rischio di sviluppare ipertensione arteriosa, indipendentemente dal consumo di alcol, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Hypertension. “Le prove sulla relazione tra HDL-c, particelle lipoproteiche ad alta densità (HDL-p),…
LeggiColesterolo HDL e rottura dell’aneurisma intracranico: si evidenzia una relazione a U
Secondo uno studio pubblicato su BMC Neurology, esiste una relazione a forma di U tra i livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c) e il rischio di rottura dell’aneurisma intracranico nella popolazione cinese. “Studi precedenti sull’associazione tra i livelli di HDL e la…
LeggiClonidina transdermica: un’opzione terapeutica per diverse categorie di pazienti ipertesi
L’ipertensione arteriosa è una condizione diffusa che spesso si accompagna ad altre patologie, rendendo complessa la gestione farmacologica del paziente. In un’intervista a Popular Science, il Professor Claudio Ferri, Ordinario di Medicina Interna presso l’Università dell’Aquila, ha evidenziato come la clonidina transdermica rappresenti una…
LeggiIpercolesterolemia e longevità: il paradosso in una zona della Sardegna
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, portato avanti in una zona particolarmente longeva della Sardegna e diretto da Alessandra Errigo, dell’Università di Sassari, un’ipercolesterolemia moderata non impedisce ad adulti anziani di raggiungere età avanzate. “L’ipercolesterolemia è comunemente considerata un fattore di rischio per la…
LeggiDieta e colesterolo HDL, la genetica guida le interazioni
Uno studio pubblicato su Nutrients suggerisce l’esistenza di potenziali interazioni tra polimorfismi associati a basso colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e modelli dietetici, in particolare diete ad alto contenuto proteico e basso contenuto di grassi, in relazione al rischio di malattie cardiovascolari. “Comprendere…
LeggiObesità in gravidanza, i lipidi sono aumentati sia nel sangue materno che nel cordone ombelicale
L’obesità in gravidanza è associata a un aumento significativo dei lipidi nel sangue materno e nel cordone ombelicale, ed esiste un’associazione positiva tra trigliceridi materni e del cordone ombelicale e peso alla nascita del neonato, nonché del peso della placenta. Questo è quanto riferisce…
LeggiIl punteggio di rischio poligenico predice la predisposizione all’infarto grazie ai polimorfismi legati all’LDL-C
Secondo uno studio pilota pubblicato sull’International Journal of Molecular Science, il punteggio di rischio poligenico può essere impiegato per valutare il rischio di infarto miocardico e per stimare concentrazioni superiori a 4,9 mmol/L di LDL-C in individui sani. “L’ipercolesterolemia, caratterizzata da livelli elevati di…
LeggiIl colesterolo HDL è correlato all’infezione da Helicobacter
Esiste una correlazione positiva tra il rapporto tra acido urico sierico e colesterolo lipoproteico ad alta densità e lo sviluppo dell’infezione da Helicobacter pylori, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Medicine. “L’infezione da Helicobacter pylori (H. pylori) è uno dei principali problemi di…
LeggiLa disfunzione delle cellule endoteliali può specificare meglio il rischio di coronaropatie
Uno studio pubblicato su Nature Medicine ha concluso che un punteggio di rischio poligenico di 35 polimorfismi a singolo nucleotide comprendente delle varianti specifiche di disfunzione delle cellule endoteliali è in grado di quantificare un asse indipendente del rischio di coronaropatia che non è…
LeggiAlcuni indici lipidici sono predittori di esiti avversi della gravidanza
Definire degli intervalli di riferimento lipidici nel secondo e terzo trimestre di gravidanza può essere utile per valutare efficacemente il metabolismo lipidico nelle donne incinte. Questo è quanto conclude uno studio pubblicato su Frontiers in Medicine, nel quale si legge anche che la misurazione…
LeggiColesterolo remnant e ipertensione: esiste una correlazione importante
Uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology ha evidenziato una correlazione sostanziale tra colesterolo remnant elevato, velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) ridotta e rischio di sviluppare ipertensione, e ha anche indicato che la funzionalità renale può mediare la correlazione tra colesterolo remnant e…
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